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La notizia del Premio Buscaglione si è diffusa in tutta Italia, 622 gli iscritti da tutte le regioni della penisola. Sotto il cielo di Fred c’è posto per tutti: 60 in tutto sono stati gli artisti selezionati per i live legati al premio fra Notte Rossa, Postumi di Fred e Premio Buscaglione. Di questi, solo 10 gli artisti che si sono sfidati a febbraio per il Premio Buscaglione: Alberto Gesù (Veneto), Diego De Gregorio (Lazio), Edoardo Cremonese (Veneto), Etruschi from Lakota (Toscana), Eugenio in Via Di Gioia (Piemonte), L’Istrice (Veneto), Pagliaccio (Piemonte),The Crazy Crazy World of Mr.Rubik (Toscana), WINSTONMCNAMARA (Marche), Victor Dadù – voto popolare (Sicilia). Etruschi from Lakota, Primo premio 2014; Eugenio in via di Gioia, Premio della Critica 2014; Pagliaccio, Premio Tempesta Dischi 2014.

“E tre. Quante cose (ci) riempiono il cuore in questa terza edizione del Premio Buscaglione? Dal “conto alla rovescia” della Notte Rossa Barbera – quando Torino inizia a guardare (al)la luna Sotto il cielo di Fred – alla chiosa sotto i neon stroboscopici di Avanzi di Balera.  In mezzo un piccolo mondo antico tutto da (ri)scoprire: le scorpacciate a km zero nelle piole, i tornei senza joystick nelle bocciofile, il consumo critico che incontra (e deve sforzarsi di incontrare) la “movida”. Provare ad affrontare la burrasca del presente col sorriso sulle labbra, costruire un futuro guardando ad un passato che ancora non aveva perso i propri sogni. E la musica come collante, badate bene, non come contorno. Il Premio Buscaglione si conferma infallibile radar alla ricerca di post-cantautori lungo tutta la Penisola: la prerogativa è l’utilizzo della lingua madre nei testi ma l’orecchio deve dimostrarsi attento alle contaminazioni tra i generi, alle suggestioni del moderno che avanza, alla rilettura del passato. Non cantautorato nazionalpopolare in senso stretto, insomma. Così, delle centinaia di iscritti al contest biennale (tra l’altro senza dover sborsare un euro e rischiando di vincerne ben 3.000) ne sono rimasti dieci, spalmati su due serate alle Officine Corsare (con special guest: F.A.S.K. e Management del dolore post-operatorio) e poi solo quattro, a giocarsi il tutto per tutto nella finalissima all’Hiroshima Mon Amour (con ospiti Diaframma, Venus in Furs e Andrea Cola). Ecco la panoramica OUTsiders sui protagonisti dell’edizione 2014, parole d’ordine: qualità e eclettismo.

VINCONO TUTTI.
Come più volte sottolineato da un azzeccatissimo Lodo Guenzi in veste di presentatore della tre-giorni, non d’un agone in senso stretto si tratta: possiamo sottoscrivere quanto affermato nel “manifesto” del Premio Buscaglione, in merito alla “competizione come semplice scusa per incontrarsi, per migliorarsi insieme”. Cosa invece possiamo aggiungere? Che si tratta di uno dei concorsi migliori in Italia. Sono tre (edizioni), aspettiamo già la quarta.