MOI•GEA MOI•GEA nasce nella primavera del 2022 e cresce foraggiato dal suolo vicentino e dai suoi componenti, Lorenzo Cucco al sax tenore, Fabio Pavan al sax baritono, Rita Brancato e Simone Buttarello alle batterie. Il progetto musicale è una commistione di influenze diverse che spaziano dal jazz alla techno, passando per la musica afrobeat, latin e rock. Già solo il peculiare organico suggerisce le influenze da cui il gruppo trae ispirazione: un tassello importante è dato sicuramente dai Sons of Kemet, ma anche i Too Many Zooz, la Sun Ra Arkestra, i Moon Hooch e molti altri. La formazione Il peculiare organico nasce dal desiderio di celebrare il passato e il futuro nel presente: fiati e tamburi, strumenti che hanno attraversato rituali e storie umane fin dai loro albori, rappresentano la combinazione perfetta per abbracciare sinergicamente etnica, jazz e avanguardia senza rinunciare alle idee dei quattro componenti del gruppo. La musica All’improvvisazione - aspetto importante ma non totalizzante del nostro repertorio - si affiancano cura e ricerca musicale nella restituzione dei dettagli delle composizioni originali, tracciando un percorso musicale in equilibrio tra strutturato e improvvisato, prevedibile e imprevedibile. Ciò rende le composizioni, sostenute inoltre da un forte interplay tra i musicisti che permette di infondere i brani di nuova linfa a ogni esibizione, fortemente comunicative e intelligibili. Obiettivo di MOI•GEA è infatti quello di proporre una musica che fugga ogni tipo di elitarismo intellettuale, ristabilendo un contatto emotivo e viscerale con il pubblico, con l'obiettivo ultimo di mettere in comunicazione chi ascolta e le singole personalità artistiche dei musicisti che, fondendo le loro energie, creano uno spettacolo coinvolgente e travolgente. Evoluzione del progetto Con 27 date in poco più di un anno il progetto riscontra già un grande consenso di pubblico e di critica, partecipando anche a festival come Vicenza Jazz e JazzMI. Nell'inverno 2023 MOI•GEA incide il suo primo album autoprodotto. Il disco, composto da 7 tracce, è la fotografia dell’energia e dell’impatto sonoro esplosivo del gruppo. Suono che non soffre della mancanza di strumenti armonici, ma che può essere spigoloso, avvolgente e a tratti indomito proprio per un’estetica musicale scelta dal gruppo che non vuole essere accomodante ma trascinante e incisiva. Il 2024 si apre con la programmazione di una nuova tournée estiva che vedrà il progetto confrontarsi con realtà diverse, esibendosi a festival quali Alessandria Jazz, Minatori del Suono e Isole che Parlano.